Se amate commentare le puntate di MasterChef su Twitter, se seguite con curiosità gli eventi che coinvolgono il mondo foodie o se fate abitualmente la spesa da Eataly Ostiense (beati voi!) allora probabilmente vi siete inbattuti nel Ford Social Restaurant, il ristorante in cui per pagare il conto basta un tweet. Più o meno due settimane fa, anche noi siamo stati tra gli ospiti seduti alla tavola imbandita da Ford Italia: tra la degustazione di un piatto degno dei migliori chef e un tweet sulla puntata di MasterChef allora in onda, l'appetito si è trasformato in curiosità. Ci piaceva il format e volevamo saperne di più sul rapporto tra il brand automobilistico e il mondo della cucina gourmet. Così abbiamo deciso di fare qualche domanda a Andrea Del Campo, Chief Press Officer di Ford Italia.
Ciao Andrea, come nasce l’idea del Ford Social Restaurant?
Il Ford Social Restaurant nasce come un ‘temporary restaurant’ che vive ogni giovedì sera in occasione delle puntate della 5a edizione di MasterChef Italia: durante le ‘digital dinner’ che si svolgeranno in una location molto speciale allestita presso Eataly Roma, i nostri ospiti (web stars, food stars, influencer e vip) seguono la puntata sugli schermi tv e giocano con noi a commentarla su Twitter, cavalcando un trend che è quello delle conversazioni in tempo reale sui programmi televisivi. Intercettare i flussi di comunicazione accessibili attraverso il ‘secondary screen’, ossia lo schermo degli smartphone, oggi è importante quanto presidiare quelli fruibili sul ‘primary screen’, ossia quello televisivo. Di questo trend siamo stati pionieri e oggi rappresenta uno scenario che coinvolge tutti: brand, aziende, pubblico, influencer, blogger e volti noti del mondo dei media.
Il Ford Social Restaurant è uno spazio all’interno del quale, durante le ‘digital dinner’, convergono più mondi. Il primo è il mondo dello schermo televisivo, tradizionalmente invalicabile, tendenzialmente unidirezionale. Il secondo è quello cui si accede tramite uno schermo più piccolo, quello dello smartphone o del tablet, aperto alle interazioni attraverso i canali social, che consente al nostro pubblico di diventare parte attiva del programma reagendo e giocando con noi, e commentando tutto ciò che accade in Masterchef. Il terzo mondo è quello della realtà, il Ford Social Restaurant, appunto, un ambiente fisico estensione dello spazio virtuale delle conversazioni on-line.
Ma con questa activation non lavoriamo solo sulla dimensione dello spazio, ma anche su quella del tempo. Con il Ford Social Restaurant, infatti, trasformiamo un programma trasmesso in differita, in un evento live, da vivere in diretta cambiando il rapporto tra il pubblico e le modalità di consumo televisivo. Con il digitale, la percezione dello spazio e il consumo del tempo si sono dunque radicalmente trasformati. Sul fronte dello spazio, le tradizionali separazioni tra i media cadono in direzione dell’integrazione. Il tempo è invece una risorsa che assume un valore sempre maggiore, e i consumatori vogliono esserne nel pieno controllo. Abbiamo lavorato sulla convergenza di spazio e tempo per essere sempre più in sintonia con un pubblico social connesso e dinamico.
Cosa lega il brand Ford con la trasmissione MasterChef?
L’iniziativa del Ford Social Restaurant si inserisce nell’ambito della nostra partnership con Masterchef Italia, il più celebre tra i ‘cooking show’, in cui siamo presenti anche quest’anno con un placement di prodotto, la Ford C-MAX. Ma questo aspetto più tradizionale, il posizionamento di un’auto all’interno di un programma, è in realtà l’enabler, ossia l’elemento di activation che ci permette di fare altro: sperimentare, innovare, ribadire il nostro ruolo di big player del mondo digitale italiano amplificando la nostra presenza nelle conversazioni on-line.
Avete dei parametri particolari per selezionare le persone da invitare a cena tra quelle che ne fanno richiesta?
I nostri ospiti provengono, com’è giusto per un’operazione del genere, da tutti e tre i mondi coinvolti. Avremo ospiti conosciuti al grande pubblico, in particolare quello televisivo o comunque del media tradizionali. Avremo invitati del mondo digitale, come alcuni tra i più noti blogger e influencer. In occasione, infatti, del primo appuntamento abbiamo avuto tra i nostri ospiti la nota attrice, autrice e YouTuber Tess Masazza, mentre al secondo appuntamento è intervenuta la celebre giornalista, conduttrice e blogger Selvaggia Lucarelli. E infine inviteremo i nostri fan di Twitter, che vogliamo incontrare nel mondo reale, perché con il Social Restaurant diamo una dimensione ‘face to face’ al nostro dialogo con chi, dall’altra parte dello schermo, è una persona in carne e ossa e non una goccia che si perde nei grandi numeri, quelli dei fan e dei follower.
Come vi coordinate col team social per raccontare l’evento?
All’interno del Ford Social Restaurant c’è un una Social Kitchen, l’hub in cui il team di Blue Hive Roma segue le attività online della MasterChef night. Il team è composto da account, creativi, social media manager, media specialist e dai responsabili di produzione che ogni giovedì lavorano in real-time per attivare e moderare le conversazioni sui canali social di Ford Italia. Nella Social Kitchen il team lavora tutta la serata per raccontare quello che accade al Ford Social Restaurant e sviluppa il live tweeting sulla trasmissione, interagendo con il team social di MasterChef Italia – Magnolia. Il tutto, in coordinamento diretto con Ford Italia e Twitter Italia, per rendere ancora più performante l’attività.
Come scegliete i piatti da proporre nel menù della serata?
I menu sono concordati con Eataly Roma e MasterChef Italia: abbiamo pensato di farci guidare dalle location in cui sono ambientate le prove in esterna, in cui Ford ha un ruolo evidente in qualità di transportation partner a disposizione dei concorrenti in gara. Un esempio? Durante una delle precedenti serate, quella del 7 gennaio, la sfida che ha visto contrapposte le squadre rossa e blu era ambientata in Sardegna. I 30 ospiti del Ford Social Restaurant che assistevano alla trasmissione seduti alla nostra tavola hanno cenato con un menu a base di filetto di muggine, pane guttiau, fregula e tonno rosso.
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