La scorsa settimana sono stata catturata dall'EXPO Camp, una full immersion nell'innovazione sociale per il settore agroalimentare. Dalla mia posizione di voce ufficiale di Social Roots all'evento, ho potuto godere di un punto di vista privilegiato e, tra un tweet e l'altro, approfondire la mia conoscenza dell'effervescente panorama della social innovation. Tra l'entusiasmo e l'umanità calorosa degli startupper provenienti dai quattro angoli del mondo - dall'Italia al Brasile, dall'Argentina al Sud Africa, dalla Francia al Senegal, dalla Giordania agli USA, un vero coacervo di culture e soluzioni innovative - e la competenza professionale capace di ispirare nuove idee dei docenti selezionati dalla Fondazione Giacomo Brodolini, è stata un'esperienza assolutamente stimolante.
Il programma dell'EXPO Camp ha visto alternarsi momenti di networking, business matching e lezioni sui modelli di business, sul service design, su pitching e sulla ricerca di finanziamenti. L'iniziativa, che si è conclusa venerdì 11 settembre, ha visto circa trenta startup conoscersi, confrontarsi e muoversi tra gli spazi di FabriQ, l'incubatore sociale del Comune di Milano, l'avveniristico Parco Tecnologico di Lodi, il coworking Copernico e, naturalmente, i padiglioni di EXPO 2015.
Tra le migliori otto startup del programma, ne sono state selezionate tre, vincitrici di un percorso di accelerazione di tre mesi al FabriQ e al Parco Tecnologico Padano. Ve le presento in breve, e vi invito a seguirne gli sviluppi futuri.
Arcolabio
L'idea delle due ricercatrici sarde Loredana e Gianfranca, già finaliste di Start Cup Sardegna, è quella di realizzare fibre tessili usando le specie spontanee e gli scarti di lavorazione del carciofo: sembra che solo in Sardegna, ogni anno, ci siano 150.000 tonnellate di scarti dalla produzione dei carciofi. Le fibre ottenute sarebbero quindi eco-friendly, ma anche altamente innovative e utilizzabili dai makers per la realizzazione di artefatti con le stampanti 3D.
Land2Lend
Il progetto arriva dalla Puglia e, più precisamente da Rutigliano, dove Tommaso ha lanciato la prima piattaforma di crowdfarming, il crowdfunding per le imprese agricole: Land2Lend mette a disposizione degli utenti un sistema per far incontrare i proprietari di terreni agricoli abbandonati con contadini che vogliano coltivarli.
Zio Tobia
L'app Zio Tobia è il sogno di una giovanissima famiglia italo-argentina, quella di Mariana e Alessandro, che vogliono trasmettere ai propri bambini l'amore per l'agricoltura e il cibo genuino. Quale miglior modo di farlo se non attraverso un gioco che poi si trasforma in realtà? Zio Tobia è un marketplace che usa il meccanismo della gamification per far avvicinare le famiglie al mondo agricolo e metterle in contatto con i piccoli produttori locali.
Vi lascio con lo Storify dell'evento: il modo migliore per rivivere questa settimana ricca, intensa e assolutamente unica.
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