Inviato da Valentina Di D… il Mer, 15/11/2017 - 14:50

Tra i nostri amati clienti, siamo felici di poter annoverare Ginger Sapori e Salute di Roma: con i suoi ristoranti in Via Borgognona e Piazza Sant’Eustachio è una realtà unica nel panorama della ristorazione romana grazie ai suoi piatti sani, biologici e sostenibili ma anche di grande valore da un punto di vista estetico. Per Ginger curiamo la strategia di comunicazione social e le azioni di digital pr: è proprio in quest’ottica di pubbliche relazioni 2.0, una volta analizzato il target e messi in evidenza i punti di forza della proposta gastronomica, che lo scorso ottobre abbiamo organizzato una social breakfast con il gruppo di igers Le Colazioniste. Ma chi sono gli igers? E perché oggi sono così importanti in una strategia social a tutto tondo che sia davvero efficace per i nostri clienti?

Il potere di Instagram

Iniziamo con il dire che gli Igers (o Instagramers) sono un gruppo di persone appassionate e specializzate nell’utilizzo di Instagram. Il social network dedicato alle fotografia per eccellenza ha da poco compiuto 7 anni. Nemmeno un decennio e la piattaforma social creata da Kevin Systrom e Mike Krieger ha raggiunto strabilianti risultanti ad una impressionante velocità, complice anche l’acquisto nel 2012 da parte di Mark Zuckerberg, il cui gruppo di sviluppatori ha consentito importanti rivoluzioni e aggiornamenti delle principali funzionalità. Il tempo è trascorso velocissimo e oggi tra hashtag, dirette e stories, è quasi consuetudine parlare di contenuti, soggetti o luoghi altamente instagrammabili. 

Senza dunque soffermarci sulla bontà o meno dell’entrata di ulteriori neologismi nei nostri codici linguistici, è innegabile come Instagram abbia portato con sé una vera e propria nuova ventata estetica dai connotati stilistici forti, in grado di scardinare le vecchie inquadrature e predisporre la nostra visione ad un formato 1:1, con tanto di filtri applicati. Molti brand hanno saputo cavalcare talmente tanto questa onda creativa, da creare nuovi prodotti appositamente per la condivisione social, come ad esempio l’Unicorn Frappucino di Starbucks. Per capire la portata italiana del fenomeno Instagram applicato all’estetica e alla comunicazione online, basterà anche solo digitare “instagrammabili” su Google: incontreremo decine e decine di classifiche fotografiche che immortalano locali, stanze di albergo, tavole imbandite, negozi, pavimenti, gelati e così via.

Instagram a colazione
Foto di Enrico Pombi

 

Colazione da Ginger 

È proprio da questo spunto, e nello specifico da un commento lasciato sulla sua pagina Instagram ufficiale, che abbiamo deciso di invitare Le Colazioniste presso la sede in Piazza Sant’Eustachio di Ginger Sapori e Salute. Il gruppo, capitanato dall’instancabile Marika Milano di Breakfast & Coffee, ha raccolto con entusiasmo il nostro invito ed ha animato la mattinata a colpi di foto, hashtag e stories.

Ginger in Piazza Sant’Eustachio, da parte sua, è stato il palcoscenico perfetto (instagrammabile, per l’appunto!) per questo racconto social: pareti bianche, ampi e luminosi spazi, smoothie, piatti di frutta fresca, cappuccini e pancakes irresistibili non solo per il palato ma anche per gli occhi.

In questo caso, una classica azione di digital pr si fonde con un’operazione di ottimizzazione degli user generated content e si pone come obiettivo finale quello di consolidare la community in maniera spontanea e divertente.

Alla luce di quanto detto in apertura del post, una buona strategia editoriale oggi non può fare a meno di sfruttare al massimo le sinergie tra il content marketing interno e l’utilizzo degli UGC in chiave di brand awareness ed engagement.

Colazione da Ginger
Foto di Enrico Pombi.

 

Che cosa abbiamo ottenuto?

Il valore aggiunto può senz’altro dirsi la creazione di un contenuto che sia al di fuori della routine professionale ma altrettanto valido dal punto di vista descrittivo ed emozionale: Le Colazioniste si sono confermate abili narratrici 2.0, in grado di raccontare l’identità di Ginger – le cui parole chiave sono sano, biologico e sostenibile – attraverso l’atto stesso di fotografare il momento della colazione, secondo angolature differenti e visioni eterogenee. Una sorta di meta-instagram abilmente registrato anche dagli scatti del fotografo Enrico Pombi presente durante tutta la durata della social breakfast.

La successiva ondata di condivisione social sulle varie piattaforme non ha fatto altro che consolidare il legame tra le instagramers coinvolte, i loro fan e i followers del locale, in un’ottica di un rafforzamento della community sempre più creativo e coinvolgente. Qualche dato? Nelle successive due settimane sono stati ben 23 i post UGC generati dalle ragazze coinvolte: questi aggiornamenti hanno raggiunto ottimi risultati in termini di engagement, con un totale di 10.190 like e 579 commenti. A questi si sommano le visualizzazioni (tutte sopra il valore di 300 persone) delle stories postate in diretta durante l’evento. Tutti i post sono stati accompagnati dall’hashtag #gingersaporiesalute. Si tratta di contenuti «veri», genuini, generati dall’entusiasmo di utenti coinvolti in prima persona nell’esperienza di una colazione da Ginger. Il loro valore è dunque molto alto e va al di là degli ottimi numeri raggiunti perché ancora anche a distanza di tempo sono capaci di generare reazioni e interesse.

***

Un ringraziamento particolare va alle giovani Instagramers coinvolte: @elvireadele, @coffeeaddicted, @coffeeismymust, @terryandlit, @gabriellaliparoti, @emanuelaizzo, @claudia_ottaviani, @invincibilestate, @breakfast_and_coffee.

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