Inviato da Maria Silvia Sanna il Gio, 24/04/2014 - 15:15

Tutto è cominciato con il cinguettio quotidiano su Twitter, così abbiamo incontrato Marco Rossi e Fabio Cornelli, uniti dalla passione per il buon cibo e l'attenzione alla qualità degli ingredienti, ma separati dalla storica contesa tra vino e birra. Quando ci hanno invitati a partecipare al weekend evento #Ingredienti14, ospiti del Podere di Pomaio, ci aspettavamo un blogtour tra cantina e cucina, non immaginavamo che avremmo vissuto un vero e proprio viaggio tra sapori e profumi guidati da professionisti del gusto. Ve lo raccontiamo con alcune cartoline, sperando di solleticare la vostra voglia di scoprire la Toscana e i nostri amici di Pomaio e InItaly

IL PODERE DI POMAIO

Marco Rossi ci mostra il Podere di Pomaio

L'11 aprile abbiamo raggiunto Arezzo, risalendo la campagna toscana e lasciandoci alle spalle una dopo le altre Roma, le code di auto e le autostrade. A pochi passi dalla città, su una collina baciata dal sole, si estendono i vigneti del Podere di Pomaio, dove la produzione vitivinicola si sposa con l'etica green. La Toscana ha storicamente il vino al posto del sangue, ma quella del Pomaio è un'azienda giovanissima - i primi vigneti risalgono al 2004 - che nell'approccio sostenibile trova il suo quid innovativo. #ThinkGreenDrinkRed è l'hashtag che condensa le scelte ecologiche dell'azienda, che in ogni fase produttiva ricerca la qualità del prodotto con il minimo impatto ambientale:

  • materie prime a Km. zero - persino la cantina è stata realizzata con i massi ricavati durante gli scavi, in modo da minimizzare le emissioni di Co2;
  • ciclo di produzione completo, fino all'imbottigliamento, in modo da mantenere il massimo controllo della produzione e risparmiare sulle emissioni;
  • prodotti Bio certificati, privi di fitofarmaci e fertilizzanti e realizzati con una quantità di solfiti sempre più bassa;
  • superficie boschiva dell'azienda superiore al 40% per compensare le (già poche) emissioni di Co2;
  • preferenza per l'energia geotermica e altre fonti di energia rinnovabile;
  • massimo risparmio di carta: il materiale informativo è tutto digitale.

Soggiornare al Podere di Pomaio significa respirare il ritorno alle tradizioni, perché ciò che oggi è nuovo nell'approccio ecologico non è altro che un ritorno a un passato più rispettoso della natura. Bere i vini del Pomaio conoscendo la filosofia che contengono, significa assaggiare e apprezzare la genuinità di questo ritorno. 

Il sommelier Fabio Panci guida alla degustazione dei vini del Podere di Pomaio

LA COLAZIONE GOURMET DI STEFANO BAGLIONI E SANDY

Il sabato mattina, nel silenzio rilassato del Podere, siamo stati risvegliati dall'aroma del caffé e dai dolci squisiti realizzati dallo chef Stefano Baglioni (su Twitter @chefpapaja): un delicato bignè ai frutti di bosco, un vol-au-vent ripieno di una delicatissima salsa mou e una rivisitazione piccante del classico tiramisù. Non sto qua a dirvi che ci siamo leccati i baffi e abbiamo fatto anche il bis, ma ve lo lascio immaginare!

I dolci si abbinavano con tre diversi tipi di caffé offerti da Sandy: quello dolce e leggero del Guatemala, quello etiope che dall'Africa trascina sentori di terra e quello speziato che viene dall'India monsonica. 

COOKING CHALLENGE PER POMAIO

Un buon vino deve trovare il giusto piatto con cui sposarsi, per questo con la guida del sommerlier Fabio Panci, abbiamo degustato il vino in accompagnamento a una ricca selezione di formaggi e salumi proposti dalla Vineria al 10, per concludere con un ottimo patè d'oca preparato col tartufo Toscobosco e un ottimo contorno di cipolle caramellate. 

Dopo di che, ci siamo tirati su le maniche per proporre noi stessi un piatto che si sposasse con i vini del Podere di Pomaio, in particolare con il Clante e il Porsenna: dopo un attimo di esitazione davanti ai numerosi ingredienti proposti, anche io e Davide abbiamo colto il guanto di sfida a colpi di mestoli e padelle e ci siamo messi all'opera tra i fornelli. Poco dopo, i nostri piatti erano davanti agli occhi della giuria, pronti a essere giudicati da cinque palati raffinati, guidati da Fernando del Cerro, lo chef madrileno a due stelle del Restaurante Casa Jose. 

Per il Clante ha vinto il risotto con pecorino e pere di Lorenzo Faglia di Cookaround, per il Porsenna ha vinto il mio tortino di asparagi, bruttino ma saporito. Una settimana dopo, l'ho riproposto in versione mignon come antipasto di Pasqua. 

Vini del Podere di Pomaio

SHOW COOKING & BIRRA ARTIGIANALE

La domenica mattina ci siamo rimessi in macchina: destinazione Villa la Gallina, nell'affascinante complesso di Torre del Gallo, a Firenze. Alle 11 al posto del caffé abbiamo sorseggiato le birre artigianali di Bi-Du e L'Olmaia. Mentre Beppe Vento di Bi-Du raccontava il mondo dei luppoli e dei malti a un pubblico più abituato a sentir parlare di vino, ci godevamo il relax della campagna alle porte della città. 

A pranzo, con un calice di birra in mano, ci siamo "vendicati" del nostro giudice Fernando del Cerro e mentre noi sedevamo comodamente a tavola, l'abbiamo osservato cucinare ottimi piatti a base di lenticchie, asparagi, carciofi e topinambur. E, ovviamente, non abbiamo lasciato nemmeno le briciole!

INITALY: UNVEIL

InItaly Blog

Solo alla fine, dopo un'immersione completa tra i sapori made in Italy e non solo, Marco, Fabio e Federico Giatti ci hanno presentato il loro nuovo progetto: InItaly - smart food foodie mood - un luogo virtuale in cui scambiare la conoscenza sugli ingredienti della cucina. Ingredienti intesi come materie prime, in una ricerca dell'eccellenza nei sapori su e giù per lo stivale.

InItaly si è oggi concretizzato in un blog in cui si incontrano produttori, blogger e foodie per ricercare un approccio più consapevole al mondo del gusto. 

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