L'accento palermitano, l'accoglienza e l'ospitalità tipica del Sud, i sapori che si mescolano alle storie: il 10 aprile io e Silvia abbiamo avuto l'opportunità di partecipare all'intensa esperienza di una cena narrata in un piccolo angolo di Sicilia nel pieno centro di Roma. A ospitarci l'Antica Focacceria San Francesco, nata nel 1834 a Palermo per mano di Salvatore Alaimo e arrivata nel 2013 in Piazza di San Giovanni della Malva a Trastevere. Per i milanesi, esiste anche una sede nella capitale meneghina (dal 2009).
Ad accompagnarci nella cena narrata è il palermitano Filippo Augusto Terzo che ha reso ogni piatto un'esperienza unica. Un viaggio cominciato con Schietta e Maritata, la seconda nata proprio nell'antica focacceria. La candida Schietta nasce nel 1500, focaccia ripiena di ricotta di pecora, riscaldata con la sugna (ovvero lo strutto di maiale), accompagnata da caciocavallo e condita con pepe. Nel 1847 l'Antica Focacceria San Francesco ci mette del suo creando una focaccia gemella con l'aggiunta della milza, la Maritata. La traduzione molto semplice dei nomi è Zitella e Sposata, la prima bianca e vergine, la seconda "si sposa" con la milza.
Mentre i racconti di Filippo continuano e si fanno sempre più interessanti si prosegue con arancine, panelle, cazzilli e caponata che non hanno bisogno di presentazioni.
Il viaggio siciliano nella cornice trasteverina continua con la Pasta alla Norma e il Cacio all'argentiera: due piatti poveri che racchiudono storiedi vita contadina. Il cacio all'argentiera, ad esempio, si chiama così perché, grazie alla combinazione quasi alchemica con altri ingredienti, profuma di coniglio: la moglie dell'argentiere lo preparava tutti i giorni per dare credito al mito della propria ricchezza attraverso la preparazione di un piatto di carne - che carne non era.
Il momento più conviviale della serata arriva con la preparazione del famossissimo cannolo siciliano.
Con tutte le bontà dolciarie che ci sono in Sicilia non crederete mica che ci siamo fermati al cannolo?
Un'emozione unica da vivere a Trastevere tra i sapori di Sicilia, anzi nemmeno tanto unica visto che io e Silvia abbiamo già deciso di ritornarci! :)
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