Inviato da Maria Silvia Sanna il Gio, 23/04/2015 - 13:31

In un mondo distopico - non tanto diverso da quello in cui viviamo - tutta la produzione alimentare è in mano al gigante dell'industria Crow Foods, mentre gli spaventapasseri non sono più gli angeli custodi dei campi coltivati, ma sono diventati servi dei corvi, i quali invece sono padroni dell'industria. Sognando qualcosa di meglio, un unico spaventapasseri decide di impegnarsi in prima persona per cambiare il mondo. Il corto è una metafora delle storture e delle contraddizioni dell'industria alimentare odierna, alla quale propone un'alternativa sostenibile. 

Chipotle e l'impegno per la sostenibilità

Vi stupirà scoprire che il cortometraggio sia stato prodotto da una catena di fast food. Fast nel consumo e nella vendita, ma lenta e sostenibile nelle scelte: la catena di Mexican grill biologici Chipotle, infatti, si impegna dal 2001 a servire carni e verdure provenienti da allevamenti biologici (rispettando quando possibile anche il concetto di filiera corta) e a cucinarli con tecniche tradizionali dentro cucine a vista. Per saperne di più, date un'occhiata alla sezione Food With Integrity sul loro sito web. 

Storytelling e brand identity

Tutti parlano di storytelling, ma in pochi riescono a trasformare un insieme di contenuti e valori in un vero racconto declinato su differenti media in modo da raggiungere pubblici diversi e suscitare empatia, comprensione, consapevolezza: Chipotle ci è riuscita con una campagna integrata da bacio accademico. Il cortometraggio, con la bellissima colonna sonora di Fiona Apple che interpreta il classico Pure Imagination, racconta la storia di uno spaventapasseri con poche e semplici scene chiave: lo spettatore vede in lui un eroe che cerca di rovesciare le logiche che non condivide. Il videogame, disponibile al momento solo per iOS, prende il rapporto tra agricoltura e industria alimentare e lo trasforma in un gioco (quelli fighi direbbero che lo gamifica), facendo vivere all'utente in prima persona l'esperienza dello spaventapasseri: la sua frustrazione davanti agli allevamenti intensivi, il suo bisogno di un sistema produttivo diverso, la sua missione per una ristorazione fast, ma sostenibile. 

In altre parole, con due diverse esperienze mediali, Chipotle riesce a trasmettere l'importanza della propria missione con una narrazione coinvolgente, che riesce a far riflettere senza annoiare. Anche a prescindere dal brand, videogame e corto sono prodotti di intrattenimento godibili e interessanti, che vanno oltre il linguaggio pubblicitario e sono adatti a incuriosire anche un pubblico lontano dal tema della sostenibilità alimentare. 

Chipotle e il suo spaventapasseri non sono gli unici a passare sotto i riflettori: sul sito web dedicato al gioco, si trovano anche le storie degli agricoltori che riforniscono i ristoranti Chipotle e gli indirizzi di associazioni che portano avanti gli stessi principi. 

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