Nestlé conta sulle pagine Facebook dei suoi marchi più di 180 milioni di fan, di cui 4 milioni e mezzo proprio sulla pagina Nestlé, e vi pubblica circa 1.500 contenuti giornalieri.
La società svizzera ha iniziato a capire la rilevanza e soprattutto la responsabilità connesse alla presenza sui social, quando tre anni fa ha dovuto gestire una crisi a seguito di un attacco ben documentato da Greenpeace, non riuscendo così a dare una risposta e ritrovandosi in una posizione molto debole nei confronti dei consumatori.
Il capo marketing di Nestlé Patrice Bula oggi sa benissimo che i rischi sono dietro l'angolo e vuole che la sua azienda sia continuamente al passo con l'innovazione tecnologica per poter comunicare sempre al meglio con il consumatore e applicare le giuste strategie per eccellere, innovare e sorprendere.
Patrice si è detto impressionato dal ritmo di innovazione che c'è nella Silicon Valley ed è proprio per questo che Nestlé ha deciso di mettere proprio lì un avamposto per poter essere al passo con cambiamenti così repentini. La società ha già stretto legami con Facebook, Google e Twitter, ma è anche molto attenta nel territorio delle start-up.
Patrice ha dichiarato: "Abbiamo una quantità enorme di conoscenze nutrizionali e competenze all'interno della nostra azienda. Siamo determinati a sfruttarle attraverso la tecnologia digitale e i contenuti online, in modo significativo e coinvolgente per i nostri consumatori" ha poi aggiunto "Costruire una rete più forte nella regione ci permetterà di muoverci più velocemente nei nostri sforzi per combinare le nuove tecnologie con la possibilità di portare i nostri consumatori maggiori benefici".
Nestlé ha nettamente dimostrato una presenza costante quando si parla di innovazione: molto attiva con campagne social per i suoi marchi (da Youtube a Facebook), non si fa mancare le applicazioni mobile. Negli ultimi mesi sono due le azioni che hanno fatto notizia: la prima a giugno con l'acquisto di Petfinder (database online di adozione per animali) per Nestlé Purina PetCare e la seconda a settembre con l'accordo con Google per Android Kitkat, partnership che ha generato un tam tam impressionante sulla rete (il sito di Nestlé parla di 1,3 miliardi di impression in due mesi).
Insomma nel web non basta solo essere comparire, ma bisogna esserci giorno per giorno, e se già per gli addetti ai lavori è difficile tenere il passo il gioco si fa ancora più duro per le aziende.
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