Inviato da Maria Silvia Sanna il Mer, 15/04/2015 - 14:37

Aziende agricole e strutture alberghiere possono godere di interessanti incentivi per la digitalizzazione, il marketing e per l'e-commerce: grazie a due leggi entrate in vigore la scorsa estate è possibile ottenere un credito d'imposta rispetto agli investimenti effettuati, bilanciando in questo modo una parte delle spese sostenute.   

IL CREDITO D'IMPOSTA: CHE COS'È?

Si tratta di un credito che l'impresa vanta nei confronti delle casse dell'erario di Stato, che si può utilizzare per compensare eventuali debiti e per il pagamento delle imposte. 

TURISMO: L'E-BONUS PER LE STRUTTURE RICETTIVE

Per il settore turistico, il credito d'imposta rientra tra gli incentivi al turismo digitale previsti dall'Art Bonus, e consiste in un credito pari al 30% delle spese per la digitalizzazione sostenute nel triennio 2014-2016 fino a un massimo di 12.500€. Possono beneficiare del credito di imposta tutte le imprese alberghiere, le reti d'impresa turistiche, le agenzie viaggi e i tour operator. 

Su quali spese è possibile far valere il credito d'imposta?

  • impianti wi-fi, quando il servizio è gratuito per il cliente, con una velocità di connessione di almeno 1 Megabit/s in download
  • siti web responsive, cioè ottimizzati per il mobile
  • programmi per la vendita diretta di servizi e pernottamenti e la distribuzione sui canali digitali in grado di garantire standard di interoperabilità necessari all’integrazione con siti e portali di promozione pubblici e privati e di favorire l’integrazione fra servizi ricettivi ed extra-ricettivi
  • spazi e pubblicità per la promozione e commercializzazione di servizi e pernottamenti turistici sui siti e piattaforme informatiche specializzate, anche gestite da tour operator e agenzie di viaggio
  • servizi di consulenza per la comunicazione e il marketing digitale
  • strumenti per la promozione digitale di proposte e offerte innovative in tema di inclusione e ospitalità per persone con disabilità
  • servizi relativi alla formazione del titolare o del personale dipendente ai fini delle attività sopra indicate

Ad oggi, non sono inclusi tra i beneficiari gli agriturismi; proprio per questo alcune settimane fa i deputati PD Luca Sani e Luigi Dallai hanno presentato un'interrogazione al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini, per estendere l'incentivo anche alle aziende agrituristiche.  

Fonti: il riferimento sulla Gazzetta Ufficiale è il D.l. 31 maggio 2014 n. 83, convertito in legge n. 106 del 29 luglio 2014. S>i possono trovare le disposizioni applicative nel decreto 12 febbraio 2015.

AZIENDE AGRICOLE: LE MISURE #CAMPOLIBERO

Per le imprese del settore agricolo il MIPAAF ha varato una serie di azioni per i giovani, il lavoro, le semplificazioni, la competitività e la sicurezza in campo agroalimentare: i media digitali in questo caso sono solo una piccola parte di un intervento più ampio che parte dall'innovazione tecnologica e di prodotto per toccare numerosi temi rilevanti per l'agricoltura e giungere al commercio digitale e alle reti d'impresa. Un riassunto di tutte le politiche agricole messe in atto sotto il nome ombrello di #campolibero è disponibile nella presentazione ministeriale che potete scaricare dal sito delle politiche agricole. 

Nel caso delle imprese agricole, il credito d'imposta arriva al 40%, ma si applica esclusivamente all'e-commerce (fino a 50.000€) e alla creazione e allo sviluppo di nuove reti d'impresa (fino a 400.000€).

Ecco quali investimenti in marketing e comunicazione, compresi in un programma comune di rete, sono soggetti al credito d'imposta:

  • attività di consulenza e assistenza tecnico-specialistica prestata da soggetti esterni all’aggregazione in rete
  • tecnologie e strumentazioni hardware e software funzionali al progetto di aggregazione in rete
  • formazione dei titolari d’azienda e del personale dipendente
  • promozione sul territorio nazionale e sui mercati internazionali dei prodotti della filiera
  • comunicazione e pubblicità.

Per saperne di più sulle reti d'impresa vi rimandiamo al documento esplicativo della camera di commercio di Viterbo. 

Fonti: il riferimento sulla Gazzetta Ufficiale è il D.l. del 24 giugno 2014 n- 914, convertito in legge n. 116 l'11 agosto 2014

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